
Giocare con la storia
Tra le innovazioni metodologiche introdotte nella didattica della storia durante gli ultimi decenni, risulta molto interessante includere l’attività ludica nel curricolo di stori. L’ idea non era quella di rendere gradevole il contenuto del manuale, con cruciverba e labirinti vari, o semplicemente di migliorare l’approccio dell’alunno nei confronti della disciplina, ma di scendere in profondità nella prassi didattica. Ecco noi…che sperimentiamo il gioco in classe anche in DAD.
Con la didattica laboratoriale anche la storia può diventare un gioco e si può imparare divertendosi.
Attività divertenti in cui ogni alunno si mette in gioco. Le attività sono state pensate per corrispondere alle finalità della didattica disciplinare, sia sotto il profilo contenutistico che metodologico. L’alunno si trova così a lavorare parallelamente sul piano delle conoscenze e quello delle competenze, gioca con le tracce storiche e produce informazioni a partire da esse applicando quelle particolari procedure cognitive che servono per costruire una conoscenza storica.
Infatti abbiamo provato a creare il gioco del RISIKO della I guerra mondiale, con carri armati soldati trincee e dadi.
Il gioco costituisce la caratteristica dominante del comportamento infantile.
Le ricerche di questi ultimi decenni hanno mostrato come il ragazzo l’alunno, proprio con il gioco, possa maturare competenze cognitive, affettive e sociali.
Attraverso il gioco, infatti, l’alunno mette alla prova emozioni e sentimenti allenandosi ad affrontare la realtà con sicurezza e padronanza.
Attivare la “dimensione ludica” nel contesto di una lezione di storia, vuol dire mettere al centro del progetto educativo il ragazzo con il suo fare, il suo dire e il suo pensare.
Il gioco dialoga indirettamente con tutti i linguaggi, impegna e arricchisce pur divertendo , gratificando e accattivando. L’incrociarsi di tutti i campi di esperienza nel gioco fornisce, quindi, ai bambini l’occasione ideale per acquisire conoscenze e maturare abilità cognitive e sociali . Il gioco costituisce un’ attività costruttiva e ricostruttiva, che consente di rappresentare e interpretare il mondo, di fare ipotesi su di esso, di dargli una forma, di attribuire dei significati. Il gioco, nella sua forma sociale, è un esercizio di scambio di significati, un esercizio raffinato di forme comunicative. E’ stato molto divertente e soprattutto studiare così ci ha semplificato il lavoro!
Fucci Isabel
Varola Noemi
Classe 3 B